IES: ECCO LE MODIFICHE ALL'ACCORDO

Tavolo istituzioni-sindacati in vista dell'incontro al Mise sulla questione Ies.

La Società IES Spa si impegna ad effettuare le attività di bonifica delle matrici ambientali (suolo, sottosuolo, acque superficiali e acque sotterranee), ai sensi del Titolo V, parte quarta del D. Lgs. 152/2006 e s.m.i., sostenendo i costi necessari per la realizzazione degli interventi, d’intesa con gli enti competenti.

Questo il punto da reinserire nella bozza di accordo da sottoscrivere a Roma mercoledì mattina eliminando la dicitura “IES precisa che quanto sopra espresso non costituisce ammissione di responsabilità o rinuncia ad azioni di rivalsa verso terzi responsabili dell’inquinamento”. Da inserire inoltre “ Il MISE si impegna ad attivare il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per la costituzione di un tavolo tecnico con le istituzioni centrali e locali per la definizione e la tempistica di realizzazione di quanto sopra enunciato: Queste le variazioni alla bozza di accordo sottoscritta a Roma tra Ies-Mol – sindacati e istituzioni lo scorso 11 dicembre. A queste modifiche si è giunti questa mattina, dopo la riunione di un tavolo tecnico nella sala giunta del Comune di Mantova tra istituzioni locali (comune e provincia), Rsu Ies e sindacati per fare il punto della situazione in vista dell'incontro al Ministero dello Sviluppo Economico previsto per mercoledì mattina. Al centro del dibattito la questione delle bonifiche, oltre alla salvaguardia dei posti di lavoro, tra le proposte quella di far mettere nero su bianco a Mol un'impegno a bonificare, e la certezza dell'occupazione per un po' di anni, la preoccupazione infatti è che ora ci siano degli esuberi, restano occupati nel deposito un tot di persone e tra un anno Mol tagli ancora, in questo caso, “Bisogna garantire che i lavoratori che restano, fa presente Francesco Nizzoli (Femca CISL), abbiano lo stesso trattamento e gli stessi ammortizzatori sociali di quelli che escono ora. Quanto al tempo, si potrebbe quantificare in 4 anni almeno”. Tra le richieste, quella che se devono lavorare nella gestione altre imprese si faccia riferimento ad imprese del territorio mantovano, e in questo caso, interviene Paolo Spadafora (Femca CISL) si guardi alla Ies e alla Burgo in primis. “La preoccupazione più grossa sottolinea Giovanni Pelizzoni, segretario provinciale Uiltec UIL è quella del problema normativo, attualmente chi acquista un'area deve occuparsi anche della bonifica e chi comprerebbe mai un'area con quel problema e con qui costi? Se bisogna aspettare che sia bonificato si parla di 15-20 anni se va bene e allora che reindustrializzazione sarebbe?” Una soluzione potrebbe essere la cessione di un ramo d'azienda da parte di Mol, con Mol che affitta e continua a bonificare, ma l'azienda ci starebbe? Altro punto toccato quello dell'AIA (autorizzazione integrata ambientale) secondo l'assessore all'ambiente del Comune di Mantova Mariella Maffini, è fondamentale che si metta come condizione per il rinnovo di questa convenzione la bonifica del sito inquinato. Ies fino ad ora ha fatto ricorso su ogni cosa richiesta da comune e provincia, eppure sarebbe già in grado, se volesse, di partire con il progetto parallelo a quello delle barriere per il surnatante, in più, in discussione in questi giorni al Senato c'è approvazione di un decreto legge che punta a modificare il testo unico ambientale, dove si parla di messa in sicurezza, invece che di bonifica, “Se questo non succederà, dice la Maffini, in Italia bonifiche non le faremo mai, perchè mettere in sicurezza è una cosa ben diversa da bonificare”. Ogni tanto si parla di Ies, poi di Mol dice Azelio Bacchetta (Uiltec UIL), ma deve essere chiaro chi firma gli accordi e chi si impegna, perchè se un domani, la società Ies fallisce chi li farà rispettare? A far paura ai lavoratori anche due notizie che circolano in questi giorni, la vendita dell'oleodotto di proprietà di Ies che collega Mantova con Marghera e il bando per la vendita di due catalizzatori di due impianti, bandi che si concludono a marzo, come può un'azienda che dice di voler favorire compratori, vendere questi componenti essenziali? Nessuno comprerebbe il sito con questi presupposti, insomma c'è ancora poca chiarezza. Altro punto su cui insiste Bacchetta è la questione bonifiche e costo delle bonifiche, a quanto può ammontare, Ies metteva 300 mila euro all'anno e ora? Quanto si deve investire? Diventa quindi fondamentale pensare ad un modo per legare ambiente ed occupazione. A smorzare il fiume in piena di richieste e modifiche è il segretario generale della CGIL Massimo Marchini, secondo il quale, andando al Mise e non al Ministero dell'Ambiente, focalizzarsi sulle bonifiche non porterebbe a nulla, diventa fondamentale portare a casa un buon accordo per il piano sociale, e quindi garantendo l'occupazione e poi coinvolgere il Ministero dell'Ambiente sull'altra questione, modificare una bozza di accordo già sottoscritta potrebbe portare ad un nulla di fatto. A lasciare ancora aperta la questione il documento che la Mol dovrà presentare al CTR (comitato tecnico regionale) nel quale dovrà spigare tecnicamente i passaggi a deposito. Intanto si aspetta ancora il piano complessivo della bonifiche che il Ministro Orlando aveva promesso per dicembre, doveva venire a Mantova e presentarlo, ma siano già al 13 gennaio e ancora tutto tace...

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