"UNA GRAVE PERDITA"

Il ricordo di Marcegaglia del sindaco Sodano e del presidente della Provincia Pastacci.

"L’improvvisa   scomparsa   di   Steno   Marcegaglia   costituisce   una   grave   perdita   per   la   comunità   mantovana.   Con   lui,   se   ne   va   non   soltanto   l’imprenditore   che   ha   saputo   costruire   dal   nulla   un’azienda

  e   un   gruppo   di   dimensioni   internazionali,   dando   lustro,   opportunità   e   lavoro   alla   nostra  gente;  scompare  anche  una  figura  che  per  tutta  la  vita  ha  dato  esempio  di  attaccamento   leale,   forte   e   sincero   al   lavoro,   alla   famiglia,   alle   proprie   radici,  ai   collaboratori   più   stretti   così   come   alle   maestranze,   alle   quali   guardava   con   sincera   sollecitudine.  Uomo   d’altri   tempi   e   imprenditore  moderno  al  tempo  stesso,  a  quella  scala  di  valori  è  sempre  rimasto  fedele". Questo il commento del sindaco di Mantova, Nicola Sodano.    "Nel   momento   in   cui   il   passaggio   generazionale   rappresenta   un   problema   per   larga   parte   del   tessuto   imprenditoriale   italiano - continua Sodano -  il   Cav.   Marcegaglia   ha   saputo   creare   e   far   crescere   un   entourage   nel   quale   i   figli   sono   stati   in   grado   di   raccogliere   il   testimone,   trovare   la   propria   strada,  diventare  a  propria  volta  imprenditori  di  successo:  nell’azienda  di  famiglia,  così  come  alla   guida   di   prestigiose   istituzioni   e   network   internazionali.   Ad   essi,   dunque,   e   alla   moglie   Mira   desidero  esprimere  il  cordoglio  dell'intera  città  e  mio  personale. "Con la scomparsa di Steno Marcegaglia se ne va un esempio di capacità, volontà e intelligenza imprenditoriali unico - dice il presidente della Provincia Alessandro Pastacci - dal nulla, come amava ricordare, egli riuscì a creare un gruppo che oggi è presente in tutto il mondo. Era giustamente orgoglioso dei traguardi raggiunti ma era anche fiero della sua mantovanità e delle sue origini semplici. A chi gli chiedeva il segreto del suo successo rispondeva che erano indispensabili “grande ambizione, capacità di rischiare, tenacia e dedizione da parte di tutti i collaboratori”. Anche se il lavoro e i successi imprenditoriali lo avrebbero potuto portare a lasciare la sua terra - continua Pastacci - il quartiere generale, o forse come avrebbe detto lui, il cuore del suo gruppo, restarono sempre nella sua Gazoldo degli Ippoliti. Era lì, da dove tutto era partito, che amava stare e prendere le decisioni importanti circondato dalle persone a lui più care, dalla moglie Mira, dai figli Antonio ed Emma e dai collaboratori più fidati. Come Presidente della Provincia, a nome di tutti i mantovani, esprimo alla famiglia Marcegaglia, le più sentite condoglianze certo di interpretare un desiderio diffuso di tutta la nostra comunità.

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