TASI ED IMU: ECCO COSA CAMBIA

Tasi e Imu la giunta di via Roma approva le diminuzioni. Ecco cosa cambia.

La tasi per l'abitazione principale scenderà da 2,4 per mille al 2,2 per mille verranno poi introdotte delle detrazioni di 50 euro per ogni figlio convivente fino a 26 anni a partire dal 2° e di 100 euro a partire dal 4° figlio.

Viene azzerata la Tasi per le aree edificabili e per le abitazioni locate che passa dall'1 per milla allo zero per mille. Dimezzata anche la tasi per le abitazioni concesse in uso gratuito a parenti in linea retta di primo grado. Questa manovrà porterà ad un risparmio per i  mantovani di 1 milione e 610mila euro. Per quanto riguarda l'IMU invece l'aliquota per le abitazioni locate a canone concordato scenderà dal 9.6 per mille al 9 per mille, in questo caso il risparmio sarà di 1 milione e 656 mila euro. Restano invariate invece le altre aliquote, già basse. Un risparmio netto per i mantovani che nel 2014 hanno versato 6 milioni e 870mila euro di tasi e 2 milioni e 137mila euro. Non è ancora stato deciso come verranno recuperati i soldi in meno che entreranno nelle casse comunali, ma da via Roma assicurano che c'è margine per recuperarli. Una manovra che va a "colpire" questa volta in senso buono il 100% dei mantovani, siano essi proprietari o affittuari. I proprietari degli appartamenti locati, non dovranno infatti pagare la tasi e nemmeno gli affittuari, e si spera che questo porti a dare in affitto altre case, allo stesso tempo, la riduzione dell'imu per gli affitti a canone moderato, potrebbe incentivare ad allinearsi a quelle quote di affitto. Tra gli altri provvedimenti presi dalla giunta nella seduta di martedì riguardano il plateatico degli esercizi commerciali che si affacciano sul cantiere del palazzo del Podestà. Tutti coloro che hanno il plateatico in via Giustiziati, piazza Erbe e piazza Broletto avranno una riduzione del 30%. Per quanto riguarda invece le società partecipate è stato deciso che si va avanti con l'abbandono di Siem e Valdaro, Aster e la partecipazione in Autobrennero e Catullo sono sempre strategiche per cui  non si abbandonano, mentre inizierà un percorso di un anno di verifica dei servizi delle altre partecipate per vedere se sono necessarie, strategiche o no. Entro il 31 marzo dovrà essere approvata la delibera che da il via a questo percorso che viene indicato dalla legge finanziaria del 2015.

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