LAVORO A MANTOVA E' ANCORA CRISI

Dinamiche occupazionali presentato a Palazzo di Bagno il Report Lavoro 2014.

Il 2014 consolida la grave crisi occupazionale che ormai stabilmente, da metà 2008, coinvolge il nostro paese e il territorio mantovano mantenendo una situazione di precarietà e di incertezza. Non si profila ancora per il nostro

territorio una ripresa che sia chiara e stabile, i dati non rilevano forti aumenti ma registrano comunque livelli alti. Le forze di lavoro, nel contesto territoriale della provincia di Mantova, indicano un valore pari a oltre 176 mila occupati nel 2014, di cui il 76% sono dipendenti ed il restante 24% indipendenti. Le persone in cerca di occupazione sono pari a oltre 16 mila unità nel 2014, per l’anno precedente il dato è simile, mentre si registra un aumento rispetto all’anno 2012 del 19%. Il tasso di occupazione nel 2014 è pari al 64,9%%, in aumento dell’1 % circa sia rispetto all’anno precedente che rispetto al 2012. Il tasso di disoccupazione raggiunge nel 2014 un valore pari all’8,5%, diminuendo del -3% rispetto all’anno precedente (nel 2013 il tasso era pari all’8,8%) e aumentando del 15% rispetto al 2012 in cui era pari al 7,4%. Dai dati di flusso è possibile cogliere le dinamiche del mercato del lavoro nell’anno preso in considerazione e osservare le principali tendenze in atto, in termini di utilizzo delle differenti 6 tipologie contrattuali per l'effettuazione delle assunzioni, differenze "comportamentali" nei diversi settori economici. Le comunicazioni obbligatorie riferite all’anno 2014, e di competenza di aziende con sede operativa in provincia, ammontano a oltre 137 mila1, di cui il 42% è relativo ad avviamenti (oltre 57 mila), il 46% a cessazioni (oltre 63 mila), la quota rimanente, pari al 12%, riguarda proroghe e trasformazioni contrattuali. Complessivamente si assiste ad un aumento del 2% circa delle comunicazioni di eventi intercorse con un saldo negativo tra avviamenti e cessazioni pari a -5.322, e nell’anno precedente il saldo era pari a -3.242. Ad incidere sull’aumento degli eventi sono le proroghe che aumentano, rispetto al 2013 del 28%. Le assunzioni del 2014 evidenziano una ulteriore crescita di utilizzo delle tipologie contrattuali temporanee (passando dal 78% del 2013 all’80% del 2014) a discapito di quelle permanenti. Le variazioni significative si registrano per la Somministrazione che cresce passando dal 16% al 19%, a discapito del Tempo indeterminato e del Tempo determinato che perdono entrambi un punto percentuale (dal 19% al 18% e dal 56% al 55%). Considerando le dinamiche in atto nei diversi settori economici si riscontra per l’Agricoltura (13% rispetto al 12%) un valore della quota di avviamenti superiore a quella delle cessazioni; al contrario per l’Industria in senso stretto le cessazioni mostrano un valore superiore rispetto agli avviamenti con quota del 29% rispetto al 27%. Rispetto all’anno precedente si osserva una diminuzione della quota di avviamenti per quasi tutti i settori economici, ad eccezione dell’Industria in senso stretto per cui la quota passa dal 24% del 2013 al 27% del 2014; la diminuzione maggiore si registra per il settore Commercio e servizi che passa dal 58% al 55%, mentre per l’Agricoltura diminuiscono di un punto percentuale. Per quanto riguarda i giovani la quota maggiore di avviamenti per soggetti giovani, pari all’82%, è relativa a comunicazioni di avviamento per contratti temporanei che diminuiscono rispetto all’anno 2013 di tre punti percentuali (erano pari all’85%), mentre aumentano di due punti percentuali i contratti permanenti soprattutto quelli di apprendistato passando dal 5% al 7%. Il settore in cui si osserva la quota maggiore di avviamenti per soggetti giovani è il Commercio e servizi con una quota del 57% 8 (oltre 10 mila), segue l’Industria in senso stretto con il 27% (oltre 5 mila), l’Agricoltura con il 12% ed infine le Costruzioni con il 4%. Dallo studio della distribuzione degli avviamenti per distretto dell’azienda, si osserva che il distretto di Mantova effettua il maggior numero di avviamenti nell’anno 2014 con una quota del 41% (oltre 23 mila); segue il distretto di Guidizzolo con il 14% (oltre 8 mila), Ostiglia e Suzzar con il 13% (oltre 7 mila), infine Asola e Viadana con il 9%. La quota maggiore di avviamenti per il settore Agricoltura si registra nel distretto di Ostiglia con una quota pari al 38% (oltre 2 mila); il distretto di Mantova possiede il maggior numero di avviamenti per il settore Commercio e servizi con un valore percentuale pari al 54% (oltre 16.8 mila); anche per il settore delle Costruzioni il distretto di Mantova effettua il maggior numero di avviamenti con un valore pari al 32% (oltre 700 avviamenti), segue il distretto di Guidizzolo con il 19%; infine il 24% degli avviamenti per il settore Industria in senso stretto viene effettuato dal distretto di Mantova (oltre 3.8 mila avviamenti), segue Suzzara con il 20%. Complessivamente si osserva che il Tempo Determinato viene maggiormente impiegato dal distretto di Ostiglia dove presenta un valore del 63% e rappresenta la tipologia contrattuale con le quote maggiori in tutti i distretti; il Tempo Indeterminato mostra invece la quota più elevata di impiego nel distretto di Asola con valore del 25%, mentre la Somministrazione è più utilizzata nel distretto di Suzzara con il 35%. Per quello che riguarda gli ammortizzatori sociali il 2014 registra una flessione nell’utilizzo della Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (CIGO): sono state infatti 1.194.292 le ore autorizzate dall’INPS per questo ammortizzatore sociale, con una variazione percentuale di -43,7% rispetto alle ore autorizzate per l’anno precedente, ampiamente meno della metà anche rispetto all’anno 2012. Osservando il numero di ore autorizzate per settore di attività economica delle aziende coinvolte e confrontando gli anni 2013 e 2014, si evidenzia una diminuzione generale di ore approvate (-46% nell’industria e -34% nell’edilizia). Per quanto riguarda il numero di ore di CIGS autorizzate dall’INPS nel corso di questo ultimo triennio, si può affermare che l’andamento si sia mantenuto costantemente oltre i due milioni di ore, mentre si è passati a quasi 8 milioni di ore nel corso del 2014, quasi triplicando il numero di ore autorizzate. Si è passati infatti da 2..327.356 del 2012, a 2.723.558 nel 2013 (+17%), a 7.895.707 nel 2014 (+190% rispetto all’anno precedente). Osservando il numero di ore autorizzate per settore di attività economica delle aziende coinvolte e confrontando gli anni 2013 e 2014, si evidenzia, per la cassa straordinaria, un forte aumento del numero totale di ore autorizzate, con un picco nel settore dell’industria (+223%), causato dalle crisi di numerose grandi aziende presenti sul nostro territorio. Per quanto riguarda la cassa integrazione in deroga, si passa da 3.264.320 autorizzate nel 2013 a 3.822.705 autorizzate nel 2014, con un +17,1%, (tenendo conto che le ore riferite al periodo settembre-dicembre verranno autorizzate solo nel 2015). A livello di attività economica, si nota un aumento marcato del numero di ore autorizzate per i settori dell’industria (+47%), dell’edilizia (+42%) e anche del Commercio (+21%) mentre l’Artigliano registra un lieve calo (-4%).

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