ESPORTAZIONI MANTOVANE: -1,5%

Dati import-export primo trimestre: lieve frenata delle esportazioni mantovane.

L’anno 2014 si presenta con una lieve frenata delle esportazioni mantovane, segnando sullo stesso periodo dell’anno precedente una diminuzione del -1,5%. Il valore, depurato dagli effetti riconducibili al settore energetico, o meglio alla trasformazione dei prodotti petroliferi, si riduce ad un mero -0,58%.

Sono i dati Istat elaborati dal Servizio Informazione e Promozione Economica della Camera di Commercio e dal Centro Studi di Confindustria Mantova, con la collaborazione del Consorzio Mantova Export, dai quali risulta che nel primo trimestre dell’anno le esportazioni ammontano a 1.354 MLN di euro, contro a un valore di import pari a 846 MLN, in forte frenata rispetto al 2013 (-35,4%). Il saldo commerciale è quindi risultato pari a 507 MLN di euro. A livello nazionale l’ammontare delle esportazioni è cresciuto del + 1,5%, mentre in Lombardia la dinamica è praticamente stazionaria (0,0). All’interno dei principali comparti esportatori, si notano variazioni piuttosto disomogenee. Segni negativi provengono dai prodotti chimici (-12,4%), dai mezzi di trasporto (-37,9%), dai prodotti tessili (-1,9%), dai prodotti petroliferi raffinati (-68,5%) e dai prodotti elettronici e computer (-1,5%). Risultano positive le variazioni riferite ai prodotti in metallo (+0,3%), ai macchinari (+1,6%), agli articoli di abbigliamento (+17%), ai prodotti alimentari (+14,7%), agli articoli in gomma e plastica (+3,4%), agli apparecchi elettrici (+45,1%) e articoli in pelle (+20,3%) e al legno e carta (+3,9%). Nel caso dell’import, si registra un forte calo delle forniture di prodotti energetici (-96,4%) presumibilmente da imputare alla chiusura dell’impianto di raffineria di Mantova. Calano in maniera consistente anche gli approvvigionamenti esteri di metalli (-14,5%), dei prodotti chimici (-20,8%) e dei mezzi di trasporto (-73%). Aumentano invece quasi tutte le altre rimanenti voci merceologiche: prodotti alimentari (+15,8%), articoli di abbigliamento (+14%), macchinari (+18,9%), prodotti dell’agricoltura (+6,1%), articoli in gomma e materie plastiche (+1,1%) e articoli in legno e carta (+7,7%). L’analisi dell’andamento delle esportazioni per principali paesi di sbocco evidenzia cali verso: Francia (-7,6%), Spagna (-4,7%), Ungheria (-13,2%), Austria (-5,5%), Svizzera (-17,6%) Stati Uniti (-0,3%), Belgio (-3,3%) e Turchia (-17,6%). In aumento le vendite a Germania (+1,4%), Regno Unito (+7,8%), Russia (+39,4%), Paesi Bassi (+5,6%), Polonia (4,5%), Croazia (97,5%), Repubblica Ceca (+10,5%) e Serbia ( +11,2%). La geografia delle importazioni vede rafforzarsi gli acquisti da Cina (+29,3%), Spagna (+9,4%), Ungheria (+24%) e Slovacchia (+15,1%). In calo le forniture provenienti dagli altri partners commerciali: Germania (-1,5%), Francia (-0,2%),Turchia (-9,8%), Paesi Bassi (-4,4%), India (-38,2%), Serbia (-0,5%), Belgio (-9,5%), Egitto (-70,6%), Ucraina (-9,0%), Finlandia (-49,3%) e Regno Unito (- 86,4%). Secondo il Presidente della Camera di Commercio, Carlo Zanetti, “la flessione dell'export mantovano, in questo primo trimestre dell’anno, non inficia il corposo recupero di questi ultimi anni, nei quali la provincia ha pienamente raggiunto le posizioni pre-crisi. La leggerissima flessione del trimestre è motivata dall'andamento del settore energetico che risente della flessione delle attività della raffineria mantovana. Tengono invece i settori tradizionali che, nel complesso, con la domanda estera hanno mantenuto ottime posizioni e hanno contribuito alla tenuta dell'economia provinciale. Per queste ragioni l'impegno dell'ente camerale è costantemente rivolto a incrementare la platea di imprese sui mercati d'oltralpe e aiutare gli esportatori occasionali a trasformare la loro capacità di esportare in abituale. E' prioritario che la piccola media impresa sia assistita dal presidio istituzionale territoriale della Camera di Commercio con servizi di supporto e affiancamento tecnico, stimolando laddove possibile anche forme di aggregazione in reti di impresa per l'internazionalizzazione. Mettere a disposizione conoscenze e strumenti per l’orientamento e l’accompagnamento verso le nuove economie può facilitare una presenza sui mercati esteri, attualmente l'unica vera leva della domanda esterna in grado di sostenere la ripresa del sistema economico mantovano”.

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