CIM: "CUSTODE" DEI MADONNARI

Rinnovato il direttivo del CIM, Centro Italiano Madonnari. L'imperativo è custodire. IL VIDEO.

Custodire la memoria storica della lunga tradizione del concorso di Grazie, promuovere l'arte del gessetto tra le giovani generazioni e rinsaldare i rapporti con le altre manifestazioni internazionali: queste le linee guida

del Centro Italiano Madonnari, l'associazione che, assieme alla Pro Loco, collabora con l'Amministrazione Comunale di Curtatone all'organizzazione dell'incontro nazionale giunto quest'anno alla sua 42° edizione. A tracciare gli obiettivi del CIM sono i nuovi vertici, che questa mattina hanno presentato ufficialmente il nuovo corso dell'associazione nella conferenza stampa che si è svolta nella sede del Museo dei Madonnari di Grazie. A guidare il Centro è la presidente Paola Artoni, storica dell'arte dell'Università di Verona; suo vice è Romeo Nicoli, fondatore del concorso nel 1973. Il Consiglio Direttivo è inoltre composto da: Franco Almerighi, Carlo Anselmi, Carlo Beduschi, la maestra madonnara Simona Lanfredi Sofia (referente per le scuole di arte madonnara) e la madonnara qualificata Valentina Sforzini (referente per i festival internazionali). I revisori dei conti sono Marina Ferrari, Pietro Marconi e Cesare Spezia, che svolgerà anche il ruolo di coordinatore dei madonnari, aiutato da Raffaella Marastoni. “Il nostro obiettivo principale – spiega la presidente Paola Artoni - è quello di promuovere l'arte madonnara, che come sottolinea anche il presidente della giuria di quest'anno, Philippe Daverio, è l'evoluzione della più antica arte sacra popolare italiana. Come hanno saputo dimostrare in questi anni, i madonnari sono capaci di grande tecnica: gli artisti possono usare solo polvere e gesso colorato, l'esecuzione non permette tentennamenti. Notevole anche la forza espressiva delle opere, capaci di emozionare con immediatezza, senza bisogno di intermediari, come è nella tradizione dell'arte devozionale. E il fatto che si tratti di opere effimere, frutto di un gesto irripetibile, rende ciò che accade a Grazie ogni anno un'esperienza unica, sia per gli artisti che per il pubblico che ne ammira le creazioni. Un gesto antico, reso ancora più prezioso dal tema cristiano, e che si fonde con la cornice in cui si svolge, il sagrato del Santuario di Grazie”. “Altra priorità – prosegue la Artoni – sarà quella di incentivare l'attività dei giovani artisti: ecco perché siamo tornati ad accettare tra i partecipanti al concorso anche i ragazzi di 16 anni. Fondamentale nella diffusione dell'arte madonnara sarà anche il lavoro con le scuole e il dialogo con le altre grandi manifestazioni, sia italiane ma soprattutto internazionali, che proprio a Grazie si sono ispirate, come il Sarasota Chalk Festival in California”. Il Centro Italiano Madonnari ha anche un nuovo sito (www.centroitalianomadonnari.it), in cui è possibile trovare anche tutte le informazioni per diventarne soci e sostenitori, con una quota simbolica di cinque euro. 

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