BONIFICA: PIOVE SUL BAGNATO

Maltempo nel mantovano: oltre 2 milioni e 300 mila mentri cubi d'acqua evaquati.

Il clima cambia e piove sul bagnato. Impianti attivi e maestranze al lavoro giorno e notte nel comprensorio del Consorzio di Bonifica Terre dei Gonzaga in destra Po, controllando una rete che versa in situazione di grave sofferenza. Un cocktail micidiale al quale la bonifica fa fronte con due impianti accesi, il primo da venerdì, l’ultimo dalla notte scorsa.

Il maltempo – e un clima senza gelo ne neve – continua ad abbattersi nel mantovano e nel comprensorio del Consorzio di Bonifica Terre dei Gonzaga in destra Po. Oltre trenta i millimetri di pioggia caduti nella sola giornata di domenica 2 febbraio che hanno costretto all’attivazione dell’impianto di scolo meccanico ex Revere: è accaduto nella giornata di venerdì 31 gennaio. Ma le acque meteoriche sono cadute, anche, domenica, gonfiando minacciosamente i canali mentre, il Po si è alzato. “Sempre a Moglia di Sermide – spiega Ada Giorgi, presidente del Consorzio di Bonifica Terre di Gonzaga in destra Po – nella notte tra il 3 e il 4 febbraio abbiamo dovuto attivare anche l’impianto monumentale (Ex Agromantovano), uno dei più belli d’Italia e perfettamente funzionante”. E’ solo grazie a questi impianti che è stata scolata l’immane quantità d’acqua caduta negli ultimi giorni in un comprensorio compreso tra Guastalla, Luzzara, Reggiolo, Moglia, Gonzaga, Suzzara, Motteggiana, Pegognaga, San Benedetto, Quistello, Schivenoglia, San Giacomo, Revere, Borgofranco, Pieve di Coriano, Villa Poma, Quingentole. Le maestranze del consorzio sono state impegnate dalla raccolta dati dei livelli, alle azioni necessarie per l’azionamento delle pompe monumentali, compreso il controllo della rete che versa in condizioni di grave sofferenza. “A lunedì, sono stati pompati 2 milioni e 300 mila metri cubi d’acqua” spiega Ada Giorgi “Stiamo affrontando una situazione di evidente cambiamento climatico, con forte piovosità e assenza di gelo. Abbiamo avuto anche alcuni limitati allagamenti, purtroppo per la cattiva manutenzione dei fossi interpoderali (che non rientrano nella nostra competenza) e per la quale chiediamo la collaborazione dei proprietari. Resta comunque il fatto che saremo attivi a presidio di impianti e dell’evolversi della situazione che comunque si presenta critica”.

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