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164 LE CICOGNE NATE LIBERE

Sono 164 le cicogne nate libere sul Mincio nel progetto di reintroduzione. LE FOTO.

Da quando è stato attivato dal Parco del Mincio il progetto di reintroduzione della specie e la cronistoria del via vai che si è registrato negli ultimi 10 anni nel territorio del medio Mincio è appassionante e ricca di curiosità sono 164 le cicogne nate libere.

Ci sono progetti scientifici, come quelle di reintroduzione di una specie faunistica in un territorio nel quale era stata presente in un passato lontano, che richiedono anni prima di potersi dire affermati con successo. Il progetto che vede il suo fulcro alle Bertone, dove sono ospitate decine di cicogne che hanno la funzione di richiamarne altre, selvatiche, in transito sui cieli italiani, può oggi definirsi un valido contributo di biodiversità: oggi le splendide cicogne bianche volano, si alimentano, nidificano e in alcuni casi svernano con successo nei cieli di Lombardia. Il lavoro svolto in questi anni dal Parco del Mincio si racconta in numeri: 164 nati in libertà, cui si sommano le nascite registrate all’interno del centro di reintroduzione, una media annuale, negli ultimi quattro anni, di 20 nuove cicogne “made in Italy”. Ma assieme ai numeri a impressionare sono le storie e tutto ciò che è accaduto negli anni è stato scrupolosamente seguito dal biologo direttore scientifico del progetto, Cesare Martignoni, che ha consegnato proprio in questi giorni al Parco le sue relazioni di risultato. Un “diario di bordo” nel quale, dal 1997 a oggi, si trovano storie incredibili. Come le decine di piccoli di cicogna caduti negli anni da nidi abbattuti da forti raffiche di vento, che sono stati raccolti, curati e rimessi in libertà dallo stesso Martignoni. Sono in tutto 13, e per 5 di loro la storia è incredibile. Il 21 maggio del 2005 il grande ippocastano sul quale avevano costruito il nido, nel parco Bertone, è crollato e i piccoli di due nidi erano finiti nell’acqua del cavo Bertone. Soccorsi, curati e allevati artificialmente, si sono poi resi autonomi e liberati. E’ invece del 2010, quando il Parco ha iniziato a aumentare la costruzione di piattaforme nido esterne alle Bertone, l’episodio più emozionante. Riguarda un maschio di cicogna nato quattro anni fa qui, in un nido costruito dai genitori selvatici su un traliccio Enel. E’ tornato dopo la migrazione e nel 2008 ha nidificato proprio sullo stesso traliccio, il luogo dove era nato. Lo stesso anno sono stati raccolti e portati nelle voliere di Goito quattro piccoli caduti da un nido a causa del forte vento; lì si sono esercitati a volare e, perfettamente ristabiliti, sono stati rilasciati con anello di riconoscimento il 12 agosto. Dopo appena 34 giorni uno di loro è stato avvistato a 642 chilometri di distanza, nel Salernitano a Sottano-Capaccio. “E’ l’immagine di un mondo che non ha confini – commenta il presidente del Parco del Mincio Maurizio Pellizzer -. E’ la dimostrazione che professionalità, passione e coinvolgimento possono costruire esperienze importanti” . Di qui sono passate cicogne selvatiche inanellate arrivate da Faenza, da Treviso, dalla Svizzera, dall’Alsazia, da Strasburgo e dalla Germania. Da qui hanno preso il volo per decine di mete in Europa e in Africa. Un patrimonio di tutti, a tutela di una magnifica specie, tutelata in Europa dalle direttive emanate per conservazione delle specie selvatiche a rischio. Questo il contributo che fino ad ora il centro di reintroduzione cicogna bianca di Goito ha dato al pianeta. Dal prossimo anno sono in programma alcune liberazioni programmate che saranno accompagnate da momenti di festa.

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