IPERMERCATI: IL PUNTO IN PROVINCIA

Autorizzazioni grandi strutture di vendita. A palazzo di Bagno il punto con i comuni.

152.751 metri quadrati di grandi strutture di vendita autorizzati in provincia di Mantova, di cui 42.978 per alimentari e 109.773 per altri generi, 7° posto in Lombardia per strutture autorizzate (25 su 485 totali). Sono i numeri delle grandi strutture di vendita nel territorio virgiliano. Dati che sono stati al centro di un confronto questa mattina presso la sala Chiaventi della Provincia su Piani di governo del territorio comunali e grandi strutture di vendita.

“Il tema dello sviluppo della grande distribuzione organizzata sta destando forti preoccupazioni nelle amministrazioni e nelle comunità locali - ha detto il presidente della Provincia Alessandro Pastacci rivolgendosi a sindaci e assessori -. Questi timori si avvertono in particolare nei comuni di quell’area che comprende i territori di Bagnolo, Curtatone, Mantova, Marmirolo, Porto Mantovano e Vigilio. Una zona questa, che oltre a presentare già le maggiori criticità dal punto di vista della concentrazione di centri commerciali, prevede nuovi insediamenti della grande distribuzione. La Provincia, nel suo ruolo di ente di coordinamento e di governo su tematiche di area vasta come questa, ha ritenuto utile iniziare un percorso di condivisione e confronto con le amministrazioni locali sulle programmazioni di medie e grandi strutture di vendita all’interno degli strumenti di programmazione comunale come i Piani di Governo del Territorio. Quello di oggi è solo il primo incontro e ha come obiettivo quello di darci un metodo di lavoro”. Sedici le amministrazioni locali intervenute oggi, “perchè - come ricordato da più di un sindaco - l’insediamento di una grande struttura di vendita non riguarda solo il Comune su cui essa sorgerò ma tutta l’area circostante”. Sempre più spesso gli enti saranno chiamati a prendere decisioni in bilico tra l’esigenza di contenere il consumo di suolo e quella prevista dal cosiddetto “Decreto Salva Italia” che, recependo una direttiva europea, liberalizza le attività commerciali e stravolge l’impianto normativo precedente. “La proposta e il confronto che vorremmo tenere su questi argomenti con la Regione – ha aggiunto il presidente Pastacci – devono partire dal confronto con il territorio”. A Milano si sta infatti lavorando a un progetto di legge di iniziativa del Presidente Roberto Maroni con previsione di sospendere la possibilità di presentare nuove domande di autorizzazione per l’apertura o la modifica delle grandi strutture di vendita non oltre la data del 31 dicembre 2013. Da parte degli assessori presenti è stata segnalata la necessità di interventi sull’attuale assetto normativo. Gli stessi temi nel pomeriggio sono stati trattati con le categorie economiche in occasione del periodico incontro del Tavolo per lo Sviluppo Economico.(comunicato stampa)

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