BURGO: VIA DAL PIAZZALE

Presidio Burgo: si sgombera dal piazzale, ma si apre una nuova fase. IL VIDEO LE FOTO.

Lo spostamento dalla mensa al piazzale sembrava l'inizio della fase 2 di mobilitazione, a ben 15 mesi dalla chiusura, una roulotte e un gazebo avrebbero ospitato gli ex lavoratori Burgo, per controllare la situazione della loro fabbrica.

Ma la proprietà Burgo ha detto no, e la Questura ha chiesto di liberare il piazzale. Nessun trasferimento in altri luoghi quindi, ma stop definitivo. Diciamo che quest'ordine fa passare direttamente alla fase tre, il piano B è già pronto. Non ci sarà una postazione fissa, ma tutti i giorni, davanti alla portineria, qualcuno degli ex lavoratori, sarà sempre presente per dare informazioni ai colleghi. Questo permetterà anche di monitorare la situazione, mollare dopo un anno e tre mesi, proprio ora che ci sono degli interessamenti seri, vedi International Paper che ha formalizzato un'offerta consistente non è proprio il caso. Lo scopo del presidio è sempre stato quello di far riaprire la fabbrica, possibilmente per continuare a fare quello per la quale è stata costruita, cioè la carta in tutte le sue forme e derivazioni, a far venire i brividi la possibilità che ci venga realizzato un centro commerciale. A sostenere gli ex lavoratori della Burgo questa mattina anche alcuni rappresentanti Rsu Ies. E se sulla vicenda Burgo probabilmente nascerà un libro, come spiegato da Eristeo Banali del Mac, che raccoglierà tutte le foto della lotta dei lavoratori Burgo, per ora è già pronta un'opera d'arte che raffigura una delle tante manifestazioni. Un presidio che ha colpito tutti, da qui i ringraziamenti alle istituzioni e alla città per la vicinanza, un presidio che quando mancava l'acqua o la luce o il gas, rispondeva con una rappresentazione teatrale, di poesia o musicale, un presidio allegro, fatto di serata in compagnia e di pranzi e cene a base di risotto e agnoli, un presidio difficile da dimenticare e che sicuramente entrerà a far parte della storia di Mantova e allora....se questo anno e tre mesi possono aver insegnato qualcosa, possono aver fatto capire l'attaccamento di questi lavoratori e della città a quella fabbrica di Pierluigi Nervi, l'ultimo appello è scritto in un cartellone "La Cartiera di Mantova": la proposta per il nome alla nuova proprietà. Gigante della carta che svetti sui laghi di Mantova, ex Cartiera Burgo, forse futura Cartiera di Mantova, nessuno alzerà mai più lo sguardo verso di te senza pensare alla tua storia e alla lotta per difenderti.

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